Chiesa di San Corbiniano

roma

Nel cuore del quartiere dell’Infernetto, il complesso parrocchiale di San Corbiniano può essere descritto come un organismo edilizio autonomo articolato attraverso i volumi della chiesa, i locali di ministero e la canonica su un’area libera di circa 10.000 metri quadri, e collegato al quartiere mediante la dotazione di spazi pubblici specifici dedicati al culto ed organizzati attorno allo spazio urbano del sagrato, che si attestata parallelamente ad una maestosa cortina di pini lunga 140 metri parallela alla via Wolf Ferrari.

L’ estensione del sagrato in cemento staggiato è delimitata da un muro perimetrale intonacato lungo il quale si sviluppano i volumi monopiano delle diverse ali che convergono verso il centro del sagrato, segnato dalle steli dedicatorie in peperino memori della consacrazione a San Corbiniano per mano del Pontefice Benedetto XVI.

I volumi dell’abside e del campanile rivestiti in piombo emergono chiaramente dal muro, stabilendo un collegamento visivo chiaramente identificabile lungo la via Wolf Ferrari mediante il taglio in forma di croce che definisce la natura della costruzione nel panorama urbano ed illumina la facciata principale della chiesa, mentre le coperture in zinco dei volumi più bassi si arrestano alla sua sommità.

Il portico centrale è il fulcro dei percorsi che attraversano cardinalmente le diverse zone del complesso. Verso sud troviamo la chiesa e la canonica, mentre a nord sono disposte le Opere, gli uffici e l’aula parrocchiale, predestinata alle attività del quartiere. Ad Ovest del portico si estendono lo spazio verde del giardino interno e dei campi da gioco. In corrispondenza di questo punto di cerniera centrale, i volumi della costruzione si rastremano fino a lasciare intravedere gli spazi aperti retrostanti.

Proseguendo verso l’Aula liturgica, il soffitto del portico prosegue arrestandosi contro la parete interna del fronte principale della chiesa, che sostenuta dalla grande croce d’acciaio svetta fino alla sua altezza massima. Un grande finestrone orientato ad ovest vi rimanda la luce radente del tramonto.

La navata centrale a pianta rettangolare di circa m. 28,00 x 15,00 pavimentata in peperino si allarga leggermente verso i gradini del presbiterio, ed è coperta da un controsoffitto inflesso e solcato da una fenditura centrale, che segna l’asse visivo dell’altare e del crocefisso.

L’assemblea eucaristica è ordinata linearmente secondo l’asse longitudinale lungo il quale ingresso ed altare si corrispondono. Sopraelevato di tre gradini, il presbiterio ospita l’altare in pietra d’Istria e si protende verso l’aula articolandosi nella piattaforma dedicata al fonte battesimale e con i brevi gradini che conducono all’ambone.

A partire dal muro d’ingresso, la copertura dell’aula si abbassa drammaticamente verso il presbiterio, fino ad incontrare il volume svuotato dell’abside, caratterizzato da una qualità luminosa specifica in base alla luce riflessa che vi penetra attraverso il grande finestrone quadripartito.

La prospettiva del controsoffitto segnata da un corpo illuminante sospeso si arresta contro una parete curvilinea di colore ocra chiaro che conclude il presbiterio racchiudendo in un abbraccio gli elementi liturgici. Al centro del muro si staglia il crocefisso.

L’idea della trascendenza e la qualità degli spazi interni sono affidate ad una qualità luminosa specifica, dove la luce naturale proviene entro l’Aula in forma riflessa ed indiretta, restando preclusa la vista dell’immediato intorno urbano.

Sul lato destro si attestano il corridoio processionale che collega la sacrestia con l’aula ed il portico d’ingresso, mentre lungo la parete sinistra sono disposte nell’ordine la struttura del campanile, la penitenzeria e la Cappella Feriale.

Quest’ultima si caratterizza come uno spazio accessibile direttamente dall’esterno, comunicante benché gerarchicamente distinto dall’aula principale per forma architettonica propria, ed orientato a partire da un’abside trasparente che riceve luce riflessa dai muri della canonica. Il soffitto con inclinazione crescente verso l’altare mette in relazione la cappella con il sistema volumetrico delle coperture.

Il volume edilizio della canonica fa da contrafforte all’abside arrestando lo sviluppo del complesso lungo il confine della via Carl Orff, mentre l’articolazione della sua copertura ne mantiene la relazione con gli altri elementi del complesso.

A partire dal portico, le Opere si sviluppano in un sistema organico che comprende gli uffici, i locali di ministero e la sala parrocchiale. Un corridoio interno collega linearmente le aule poste sui due lati, dilatandosi in uno spazio centrale illuminato da un lucernario zenitale, e concluso da un atrio che collega il sagrato ad un giardino interno riservato ai bambini più piccoli.

All’estrema conclusione del percorso sorge la grande luce della copertura a doppia falda della sala parrocchiale, orientata in senso trasversale alla giacitura dei percorsi, con un’altezza libera di sette metri per corrispondere al volume della chiesa all’estremità opposta del tracciato.