Appartamento privato
milano corso Garibaldi, 1993-2007
selezione premio Domus In-Arch 1996
Fotografie di Vaclav Sedy

La ricostruzione del tetto di una casa di una cooperativa edilizia ha permesso di ricavare il volume per realizzare un nuovo appartamento. L’irregolarità del perimetro e la limitata superficie disponibile (43 mq) hanno richiesto soluzioni specifiche in termini distributivi e dimensionali.
Con la sola eccezione della parete del bagno, le divisioni verticali sono realizzate con elementi di arredo conservando la continuità del soffitto attraverso i diversi ambienti e giustificando l’utilizzo di superfici in pianta molto ridotte. Lungo il lato strada un sistema di profili angolari organizza in una parete lineare lunga 8 metri e mezzo i telai in ferro delle porte di tre cabine armadio e le porte finestre dei terrazzini, in corrispondenza dei quali, due tettoie scorrevoli comandate manualmente da un contrappeso permettono di controllare la luminosità dell’ambiente, proteggendo i serramenti dalla pioggia e dal sole. Il bagno è illuminato da un sopraluce triangolare che interrompe la parete divisoria. Altra luce vi penetra attraverso una parete in vetrocemento ed una porta scorrevole vetrata.

Quindici anni dopo la copertura è stata rifatta e l’appartamento è diventato più spazioso.



Progetto:
Giovanni Drugman
Imprese:
Opere edili: Impresa Sistedil srl (Mi),
Opere di falegnameria: Falegnameria Contin sas,
Pietre: Pavani Marmi (Mi).


Allegati:
disegni_garibaldi